Quale cuscino devi utilizzare se soffri di apnee notturne

Quale cuscino devi utilizzare se soffri di apnee notturne

Apr 24, 2023Pharmaflex Srl

Quale cuscino devi utilizzare se soffri di apnee notturne

 

Se soffri di apnee notturne, sei in buona compagnia. Pensa che uno studio del 2015, condotto dall’Ospedale Universitario di Losanna in Svizzera, ha scoperto che in tutto il mondo più di un miliardo di persone con oltre 35 anni presentano più di 5 apnee per ogni ora di sonno e che circa 425 milioni di individui soffrono di questa sindrome in forma moderata o grave. 

Ma da cosa dipendono le apnee notturne e come dormire per evitarne le conseguenze?

 

Apnee notturne: cosa sono 

Nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), la sindrome delle apnee notturne è un fenomeno più comune di quanto tu possa immaginare ed è caratterizzato dalla momentanea interruzione della respirazione. A differenza di ciò che accade durante il russamento, che è semplicemente il rumore prodotto dalla vibrazione delle pareti della gola, durante le apnee notturne queste si chiudono completamente, impedendo del tutto il passaggio dell’aria. Questa interruzione del respiro può durare da pochi secondi a diversi minuti e spesso si verifica più e più volte durante la notte, pregiudicando la qualità del sonno, ma soprattutto la qualità di vita.

stanchezza

Se anche tu soffri di apnee notturne, i sintomi al risveglio già li conosci: sonnolenza, stanchezza, mal di testa e irritabilità, infatti, sono le più comuni conseguenze della sindrome delle apnee notturne, anche se talvolta gli esiti di questo disturbo possono essere anche più gravi. Nonostante le apnee notturne non causino un blocco permanente nel passaggio di ossigeno, infatti, sono comunque fenomeni da tenere sotto controllo poiché, se non trattate, possono portare a gravi complicazioni come disturbi cardiovascolari, ipertensione arteriosa e altri problemi di salute. 

Ma a cosa sono dovute le apnee notturne?

 

Cause apnee notturne

Se le conseguenze delle apnee notturne e la continua interruzione del sonno sono elementi comuni a tutti coloro che soffrono di apnee notturne, le cause, invece, possono essere di diverso tipo:

  • Sovrappeso - apnee notturne e obesità è un binomio spesso inscindibile. L'eccesso di grasso intorno al collo, infatti, può comprimere le vie respiratorie durante il sonno ed impedire il passaggio dell'aria.
  • Consumo di alcol e sedativi – a causa del rilassamento dei muscoli della gola provocato da queste sostanze, si possono verificare apnee notturne di varia intensità e durata.
  • Fumo di sigaretta – il fumo, lo sai bene anche tu, provoca l'infiammazione delle vie respiratorie, che in questo modo perdono la loro elasticità, aumentando il rischio di apnee notturne.
  • Eccesso di tessuti – ovviamente, anche la presenza di tonsille ingrossate, adenoidi ipertrofiche o setto nasale deviato influiscono in modo determinante nell'insorgere di tale sindrome.
  • Età avanzata – nella terza età, le apnee notturne sono molto comuni, a causa del rilassamento muscolare e della minore mobilità.

consumo di alcol e fumo

Ma adesso che sai da cosa dipendono le apnee notturne, di sicuro ti starai chiedendo se e perché sono pericolose. 

 

Le apnee notturne sono pericolose? 

La risposta a questa domanda è sì e il perché le apnee notturne sono pericolose, è evidente: perché interrompendo l'ossigenazione dell'organismo, questo ne risente, soprattutto a livello di cuore e cervello. 

Durante uno dei congressi dell’European Respiratory Society sono stati presentati due studi sui rischi associati alle apnee notturne. Il primo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Losanna, ha dimostrato che gli anziani che soffrono di apnee notturne hanno un maggior rischio di declino cognitivo, rispetto a coloro che non ne soffrono. In particolare, l’analisi ha mostrato che la carenza di ossigeno dovuta alle apnee notturne influisce negativamente sulle funzioni esecutive, sulla memoria, sul linguaggio e sulla percezione spaziale.

Il secondo studio, condotto dai ricercatori dell’Angers University Hospital, ha invece evidenziato che coloro che trascorrono più del 6% della notte con bassi livelli di ossigeno nel sangue hanno un rischio quasi raddoppiato di sviluppare coaguli sanguigni legati al tromboembolismo venoso profondo.

Ma questi sono solo i risultati delle ultime ricerche in merito alle apnee notturne, perché invece si sa da sempre che questa sindrome concorre attivamente ad aumentare il rischio di infarto ed ictus. Per scongiurare i rischi delle apnee notturne, dunque, è necessario intervenire il prima possibile.

Infarto

Il trattamento per le apnee notturne può variare a seconda della gravità del disturbo e delle cause. In alcuni casi, può essere sufficiente apportare alcune modifiche allo stile di vita, come dimagrire o smettere di fumare. In altri casi, potrebbe essere necessario utilizzare una maschera CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) durante il sonno, che aiuta a mantenere le vie respiratorie aperte. 

In ogni caso, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico e non cercare di automedicarsi o utilizzare dispositivi non prescritti, anche perché in molti casi, per ridurre ogni rischio legato alla salute, basterà affidarsi alla terapia posizionale per le apnee notturne.

 

Come dormire per evitare le apnee notturne

La respirazione intermittente durante il sonno, come abbiamo visto, può essere causata da diversi fattori, ma recenti studi hanno anche dimostrato come la posizione assunta durante il sonno influisce in modo determinate non solo sull'aumento del numero di apnee, ma anche sul peggioramento degli episodi.

Ad esempio, si è visto come dormendo sulla schiena, le apnee notturne durino più a lungo, l'apporto di ossigeno nel sangue cali drasticamente e gli episodi di tachicardia o bradicardia assumano intensità preoccupanti.

Inoltre, le ultime stime dicono che addirittura il 25% dei pazienti affetti da apnee notturne ne soffre solo e soltanto a causa della posizione che assume durante il sonno, al punto che negli anni ha preso piede la terapia posizionale delle apnee ostruttive del sonno, la quale si è dimostrata essere particolarmente utile nel trattamento delle forme lievi o moderate di tale sindrome.

supino

Nonostante il nome altisonante, non si tratta di niente di trascendentale: in pratica, questa terapia si basa sull'imparare a modificare la propria posizione del sonno, passando da quella supina o prona a quella su un fianco. 

Tra i metodi per modificare la posizione del sonno, ricordiamo quello di inserire palline da tennis nel pigiama, attaccandole sulla parte anteriore della maglietta, in modo da rendere disagevole dormire supini, e l'uso di uno zainetto riempito di oggetti voluminosi, da indossare al momento di andare a dormire, per evitare di dormire sulla schiena.

Ma se questi metodi ingegnosi non ti convincono, sappi che esiste un modo molto più semplice per evitare le apnee notturne: usare un cuscino ergonomico.

 

Cuscino per apnee notturne: come deve essere

Durante il sonno, una corretta ripartizione di pesi e pressioni risulta fondamentale per favorire il rilassamento della schiena, del collo, delle spalle e, di conseguenza, delle vie respiratorie superiori. Considerando, quindi, che gli esperti consigliano di dormire su un lato, è evidente che il cuscino per apnee notturne deve avere l'altezza giusta per favorire questa posizione.

Il cuscino Pharmaflex Standard realizzato in Air Cell, evoluzione del memory foam, è dunque la soluzione perfetta. Disponibile in tre differenti altezze, 10 cm, 13,5 cm e 15 cm, infatti, risponde alla perfezione alle esigenze delle differenti corporature, favorendo la corretta posizione sul fianco, che da una parte scongiura le apnee notturne e dall'altra impedisce a collo e schiena di subire scompensi muscolo-scheletrici.

Pharmaflex Standard

Torna a respirare meglio. Scegli cuscini Pharmaflex per combattere le apnee notturne e vedrai che gioia, svegliarti riposato al mattino!



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